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Project work motorie, Guide, Progetti e Ricerche di Scienze Motorie

progetto sull attività motoria

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

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PROJECTAttivaMente e Corpo”
ABSTRACT
L’attività fisica è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “qualsiasi movimento
corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico.”
Il suo opposto, la sedentarietà, è il quarto principale fattore di rischio per la mortalità globale ed è
considerata la causa di circa 3,2 milioni di morti precoci nel mondo (OMS, 2010).
La sedentarietà, gli atteggiamenti compulsivi verso il cibo, la scelta non corretta degli alimenti,
rappresentano il terreno favorevole per l’insorgenza dell’obesità considerata come la “nuova
epidemia mondiale” e rappresenta uno dei maggiori problemi di salute pubblica dell’era moderna.
A spaventare è soprattutto l’obesità infantile che, negli ultimi anni, è in continuo aumento in molti
Paesi europei dove 1 bambino su 5 risulta obeso (De Santi et al., 2009).
Il sistema di sorveglianza “Okkio alla Salute” evidenzia come, in Italia, soltanto 1 bambino su 10
svolge un’attività fisica adeguata all’età (Spinelli et al., 2010); il 22,2% è in sovrappeso e il 10,6%
obeso, con percentuali più alte nelle regioni del centro e del sud.
L’obesità acquisita in età infantile, quanto più precocemente insorge, tanto più aumenta nell’adulto
i rischi per l’insorgenza di malattie metaboliche e cardiocircolatorie. Anche la dimensione
psicologica non va sottovalutata, in quanto, all’obesità infantile si possono associare bassi livelli di
autostima e, negli anni a seguire, sindromi di tipo depressivo.
Molti studi dimostrano che l’attività motoria promuove il benessere dei bambini a livello fisico,
mentale e sociale, previene le malattie, promuove una crescita armonica e migliora la qualità della
vita ; associata ad una sana alimentazione, è fondamentale per la prevenzione dell’obesità (OMS,
2004).
L’attività fisica stimola la produzione di β-endorfine che favoriscono il controllo della fame, laendorfine che favoriscono il controllo della fame, la
diminuzione dell’ansia, l’accrescimento dell’autostima; inoltre, sono dotate di attività analgesica ed
eccitante, donando un maggior benessere fisico (OMS,2012). Per questo sono chiamate "ormone
della felicità". Alcuni autori (Lobstein et al., 1989) sostengono che l’aumentato livello di endorfine
esplichi la sua benefica azione sia durante l’esercizio fisico che nel periodo post-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lamovimento. Per la
sua importanza l’attività fisica è
stata inserita dalle Nazioni Unite tra i diritti fondamentali di bambini e ragazzi (Convenzione sui
Diritti dell'Infanzia -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la Art.31-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la40).
Oltre agli effetti positivi sulla salute fisica e mentale, uno studio di Lavallèe e Shepard (1980), ha
analizzato l'effetto di un'ora al giorno di attività fisica (velocità, staffette, sport individuali e di
squadra) in un gruppo di bambini della scuola elementare, confrontandolo con un gruppo di
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PROJECT “AttivaMente e Corpo”

ABSTRACT

L’attività fisica è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico.” Il suo opposto, la sedentarietà, è il quarto principale fattore di rischio per la mortalità globale ed è considerata la causa di circa 3,2 milioni di morti precoci nel mondo (OMS, 2010). La sedentarietà, gli atteggiamenti compulsivi verso il cibo, la scelta non corretta degli alimenti, rappresentano il terreno favorevole per l’insorgenza dell’obesità considerata come la “nuova epidemia mondiale” e rappresenta uno dei maggiori problemi di salute pubblica dell’era moderna. A spaventare è soprattutto l’obesità infantile che, negli ultimi anni, è in continuo aumento in molti Paesi europei dove 1 bambino su 5 risulta obeso (De Santi et al., 2009). Il sistema di sorveglianza “Okkio alla Salute” evidenzia come, in Italia, soltanto 1 bambino su 10 svolge un’attività fisica adeguata all’età (Spinelli et al., 2010); il 22,2% è in sovrappeso e il 10,6% obeso, con percentuali più alte nelle regioni del centro e del sud. L’obesità acquisita in età infantile, quanto più precocemente insorge, tanto più aumenta nell’adulto i rischi per l’insorgenza di malattie metaboliche e cardiocircolatorie. Anche la dimensione psicologica non va sottovalutata, in quanto, all’obesità infantile si possono associare bassi livelli di autostima e, negli anni a seguire, sindromi di tipo depressivo. Molti studi dimostrano che l’attività motoria promuove il benessere dei bambini a livello fisico, mentale e sociale, previene le malattie, promuove una crescita armonica e migliora la qualità della vita ; associata ad una sana alimentazione, è fondamentale per la prevenzione dell’obesità (OMS, 2004). L’attività fisica stimola la produzione di β-endorfine che favoriscono il controllo della fame, laendorfine che favoriscono il controllo della fame, la diminuzione dell’ansia, l’accrescimento dell’autostima; inoltre, sono dotate di attività analgesica ed eccitante, donando un maggior benessere fisico (OMS,2012). Per questo sono chiamate "ormone della felicità". Alcuni autori (Lobstein et al., 1989) sostengono che l’aumentato livello di endorfine esplichi la sua benefica azione sia durante l’esercizio fisico che nel periodo post-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lamovimento. Per la sua importanza l’attività fisica è stata inserita dalle Nazioni Unite tra i diritti fondamentali di bambini e ragazzi (Convenzione sui Diritti dell'Infanzia -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la Art.31-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la40). Oltre agli effetti positivi sulla salute fisica e mentale, uno studio di Lavallèe e Shepard (1980), ha analizzato l'effetto di un'ora al giorno di attività fisica (velocità, staffette, sport individuali e di squadra) in un gruppo di bambini della scuola elementare, confrontandolo con un gruppo di

coetanei che ha seguito il normale percorso scolastico. Dopo 7 anni i bambini che avevano svolto, oltre all'attività cognitive, anche quelle fisiche hanno ottenuto lo stesso rendimento scolastico dei bambini che hanno studiato un'ora in più. Ma non solo: i bambini del primo gruppo hanno evidenziato maggior capacità di apprendimento in alcune discipline come la matematica. L’attività motoria va promossa da genitori e insegnanti inserendola all’interno di un contesto generale, in cui anche la corretta alimentazione contribuisce a regalare ai bambini la salute e il benessere psico-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lafisico. DESTINATARI Alunni (genitori e insegnanti) delle scuola “2.C.D.Don Saverio Valerio” di Gravina in Puglia. CONTESTO SCOLASTICO Tra la popolazione scolastica non sono presenti studenti provenienti da famiglie svantaggiate. Rispetto ai benchmark di riferimento la percentuale di alunni con cittadinanza non italiana è molto bassa (0,75%). Il contesto socio economico di provenienza degli studenti della scuola è medio basso. La scuola ha elaborato il P.A.I. Tra gli studenti della scuola primaria sono presenti 14 alunni certificati con disturbi evolutivi specifici, per cui sono stati stesi i PDP e le relative verifiche iniziali, intermedie e finali e 14 bambini affetti da disabilita' certificata (8 nella Primaria e 6 nell'infanzia), per i quali i docenti curricolari e di sostegno partecipano alla formulazione del P.E.I. i cui obiettivi vengono monitorati periodicamente dal GLHI operativo, composto da docenti, genitori, rappresentanti dell'ASL e dell'E.L. E' stato istituito il GLI a cui partecipano il Dirigente Scolastico, la Fu.S. dell'inclusione, i docenti curriculari e di sostegno della scuola dell'infanzia e primaria.Il GLI predispone il piano annuale per l'inclusività del nostro istituto, a partire da un'attenta analisi delle risorse umane e strumentali. Inoltre delinea obiettivi, strategie, percorsi di miglioramento: gestione delle classi/sezioni, laboratori manipolativi, interventi di potenziamento, ampliamento e integrazione degli apprendimenti, organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, relazioni tra docenti alunni/e-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lafamiglie. Sulla base dei questionari di percezione del personale docente, gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva efficace ( didattica cooperativa in piccoli gruppi, tutoring tra pari, didattica laboratoriale). La scuola da anni raccoglie e monitora sia gli stili di insegnamento dei docenti che gli stili di apprendimento degli alunni loro affidati per realizzare una relazione educativa inclusiva TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE OPPORTUNITA’: Le risorse economiche disponibili sono prevalentemente statali e fondi europei, questi ultimi reperiti solo a seguito di candidature ai Progetti PON. Le famiglie finanziano solo progetti extracurricolari con la presenza di un esperto esterno, per l'ampliamento dell'offerta formativa. Gli edifici scolastici dell'Istituto sono adeguati dal punto di vista della sicurezza e dotati di numerosi

Pochi minuti della propria giornata per usare il computer o guardare la tv. Molto spazio per le attività come andare in bicicletta, giocare, ballare ecc… tutto ciò che comporta il fare movimento. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lamusicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento sia nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lafisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO L’intervento proposto considera lo sviluppo motorio come parte dello sviluppo globale del bambino con attività da fare in classe, nei corridoi, a casa, andando a scuola, al parco, in cortile, giocando liberamente con gli amici. Saranno proposte attività ludico-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lamotorie, distinte in base all’età dei bambini e allo spazio disponibile (interno ed esterno) che siano in grado di stimolarli e far percepire loro il piacere di muoversi. Il movimento si articola nell'ambiente e aiuta a sviluppare le capacità di percezione, analisi e selezione delle informazioni che giungono dagli organi sensoriali. Inoltre il movimento stimola le capacità coordinative, deputate alla scelta del gesto, alla sua direzione, al suo controllo. Queste capacità, che conoscono un periodo di sviluppo intensivo fra i 6 e gli 11 anni, possono essere così identificate:

a) percezione, conoscenza e coscienza del corpo: favorisce la graduale costruzione dello schema corporeo cui si integrano gli aspetti relazionali, emotivi, affettivi e di motivazione per una completa consapevolezza corporea; b) coordinazione oculo-manuale e segmentaria : aiuta la regolarità, la precisione, la fluidità dei gesti-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lamotori fini e gli apprendimenti grafici; c) organizzazione spazio-temporale: concorre alla progressiva costruzione ed organizzazione dello spazio fisico-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lageometrico e relazionale, ed aiuta la comprensione della successione temporale delle azioni; d) coordinazione dinamica generale : controlla il movimento consentendo al bambino di raggiungere una motricità sempre più ricca ed armoniosa sia sul piano dell'espressione che dell'efficacia. Tale capacità si svilupperà progressivamente attraverso situazioni ludiche e attività sempre più complesse. ORGANIZZAZIONE INCONTRIIncontri con gli insegnanti I. Sensibilizzazione insegnanti (giorno 1)

  • Incontro conoscitivo, presentazione progetto e intenti.
  • Pianificazione ulteriori incontri. II. Insegnanti leggono il progetto (1 settimana) III. Insegnanti informano alunni e genitori (entro 2 sett. dal primo incontro)
  • Informazioni per alunni e genitori sul progetto. IV. Sperimentazione con la classe (entro 1 mese)
  • Con l’aiuto dell’esperto in Scienze Motorie. V. Incontro con i genitori (entro 1 mese)  Incontro di sensibilizzazione per i genitori degli alunni. VI. Valutazione e verifica (dopo 1 mese e al termine del progetto)  Categorie delle Attività:PAUSE IN MOVIMENTO: Per promuovere il benessere dei bambini è necessario stimolare uno stile di vita attivo, le piccole iniziative di movimento saranno le più importanti in quanto facili da eseguire e senza grande impiego di tempo, l’importante è far sperimentare il piacere del movimento. Dopo una/due ore di lezione^1 durante le quali i bambini hanno mantenuto la posizione seduta, far anche solo salire e scendere due piani di scale farà variare le sensazioni corporee percepite.

(^1) Ogni 120 minuti di lavoro/studio, 15 minuti di pausa in movimento per modificare postura e distendere la muscolatura, distrarre e riposare mente e occhi.

Possono sembrare noiose pratiche di movimento, ma scegliendo ogni giorno un esercizio diverso da eseguire ad un segnale prestabilito dall’insegnante ( ad esempio una parola ripetuta più volte nella giornata), i bambini saranno più attenti e per loro sarà una sfida divertente. A questi semplici gesti potrà seguire un commento sulle sensazioni percepite e un dialogo sul piacere e sull’importanza di fare attività fisica, così da stimolare un percorso interiore del bambino, di scoperta e di mantenimento di uno stile di vita attivo.  ATTIVITA’ ESPRESSIVE: Una delle attività espressive per eccellenza è la DANZA EDUCATIVA, una pratica indirizzata in particolare alla consapevolezza espressiva del bambino, una danza che unisce spontaneità e organizzazione del movimento attraverso una pratica attenta alla formazione della persona nella sua globalità psicofisica ed emozionale” (Zagatti, 2009). Danzando il bambino impara a conoscere il proprio corpo e ad usare il movimento come mezzo di comunicazione con gli altri, impara a scoprire che la qualità del movimento dipende dalle emozioni e dalle sensazioni provate ed è strettamente collegato allo spazio utilizzato, alla musica, al ritmo ed alle persone che lo circondano. Il bambino si racconta usando il corpo e attraverso i movimenti dà forma al proprio sentire, trasportando sul piano motorio ciò che sente, vede, percepisce. La danza favorisce il superamento di inibizioni, insicurezze e paure consentendo di percepire il rapporto tra interno ed esterno, fra noi e il mondo. Nella danza educativa i tradizionali contenuti del ballo vengono irrimediabilmente messi in crisi: non si tratta più di decidere quali passi o quali esercizi insegnare. E’ necessario porsi in una prospettiva metodologica esperienziale, che aiuta l’allievo a conoscere il proprio corpo attraverso il fare, il creare, l’osservare. L’apprendimento della danza educativa è mediato dall’esplorazione dei principali elementi nei quali si struttura la danza. Il primo passo è quello di confrontare l’immobilità con il movimento per percepire il piacere che esso provoca a livello fisico e mentale, l’esperienza risalta l’importanza del sentire il proprio corpo muoversi, riconoscendone le singole parti, muovendole insieme o separatamente, passando da un movimento globale ad uno frammentato. Muovere il corpo nello spazio che ci circonda, ne permette l’esplorazione. La qualità del movimento è frutto di emozioni, impulsi e sensazioni interiori che determinano la dinamica del corpo. La danza manifesta, comunica (volontariamente o involontariamente) informazioni sullo stato d’animo, sul carattere e sulla personalità. Si può danzare da soli in uno spazio libero o relazionandosi ad un oggetto; in coppia o in gruppo ricercando soluzioni diverse e creative. A 5-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la7 anni i bambini apprendono per imitazione, esplorazione, osservazione, creazione e

invenzione. A 8-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la10 anni i bambini apprendono per imitazione, esplorazione, esecuzione e ripetizione, osservazione, creazione e invenzione, verbalizzazioni di esperienze.  SCHEMI MOTORI DI BASE E CAPACITA’ COORDINATIVE Gli schemi motori di base sono: camminare, correre, saltare, rotolare, strisciare, arrampicare, afferrare, lanciare e rappresentano le tappe dell’evoluzione motoria. Durante lo sviluppo ognuno di questi schemi costituisce il presupposto di quello successivo. Essi si manifestano con il progredire del naturale processo di maturazione psicomotoria del bambino. La conquista di ogni schema è il risultato di acquisizioni posturali che permettono il realizzarsi dello schema stesso e della successiva conquista. Le capacità coordinative vengono acquisite con la pratica di esercizi e giochi motori, che stimolano il sistema senso-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lamotorio e di controllo del bambino. Nella fascia di età della scuola primaria si è nella cosiddetta “età dell’oro” per lo sviluppo e la stabilizzazione delle capacità coordinative; quindi, le attività proposte devono mirare a sollecitare in maniera adeguata il loro sviluppo. Attraverso il gioco, il bambino comprende il funzionamento delle cose, apprende regole e modelli di comportamento, impara a dare un significato a ciò che lo circonda, e a diventare consapevole delle sue abilità e capacità (Montessori, 2008). Grazie al gioco il bambino soddisfa la sua curiosità, dà libertà alla sua immaginazione e, in sostanza, delinea la sua personalità (Piaget, 1970). Ogni età ha giochi diversi, con obiettivi diversi. Dai sei agli undici anni il bambino, nel gioco, comprende l’importanza del gruppo e delle regole. In questa fase si passa dal gioco infantile al gioco educativo nel quale il bambino si misura con l’altro e assume un ruolo ben definito all’interno del gruppo.  PSICOMOTRICITA’ E RILASSAMENTO La psicomotricità è una disciplina sviluppata in Francia circa quaranta anni fa da Bernard Aucouturier e André Lapierre (Formenti, 2006). “Con questo termine si intende l’insieme delle pratiche che utilizzano come principale strumento il gioco e il movimento per accompagnare e sostenere l'evoluzione e lo sviluppo della personalità, intesa come unità di corpo, mente ed emozione, nelle diverse fasi della crescita e della vita dei bambini” (Formenti, 2009). La psicomotricità accompagna il bambino in una crescita armonica aiutandolo ad integrare le componenti emotive, intellettive e corporee, attraverso l’uso dello spazio e degli oggetti e nell’interazione con l’altro (Soubiran & Coste, 2009). Già Platone riconosceva che:

processo di assimilazione e in altri quello di accomodamento^2. Attraverso il GIOCO è possibile confrontarsi con se stessi e con gli altri, percepire, provare sensazioni ed emozioni. Il gioco è un bisogno cruciale dei bambini e, secondo Stevens, dovrebbe diventare parte integrante nelle strategie di insegnamento (2009). Per comprendere realmente l’importanza, basti pensare alla reazione di qualsiasi bambino alla frase: “ora si gioca!” e vedere le espressioni di gioia dei bambini che si muovono, saltano e corrono. Risulta importante, attraverso il gioco, imparare ad affrontare le sfide della vita, nel rispetto dei propri limiti e di quelli degli altri, stando nel gruppo e identificandosi, a poco a poco, in esso. Lo sport, sotto forma di attività ludica, è fondamentale per la socializzazione del bambino, che sviluppa la capacità di stare con gli altri, di confrontarsi e seguire regole che insegnano al singolo individuo l’adattamento sociale. I bambini che non giocano possono essere a rischio di comportamenti devianti, senza il gioco l’autocontrollo non si sviluppa in maniera adeguata (Goldstein, 2012). Aspetti come la cooperazione, l’integrazione, l’atteggiamento positivo, lo spirito di gruppo e la comunicazione sono considerati essenziali nel favorire la gradevolezza nella pratica di attività fisica e nell’indirizzare verso esperienze positive (OMS, 2012). Nell’età delle tante incertezze, l’attività motoria, può contribuire alla solidità delle strutture mentali dei bambini. Alla base di tutto, c'è la capacità di inserirsi ed identificarsi nel proprio gruppo di appartenenza, il bisogno di essere sociale. Muoversi praticando attività ludiche, non è solo un modo per potenziare l'apparato muscolare e psicologico, ma deve diventare il mezzo per acquisire la capacità di stare insieme agli altri, rispettando tutti e condividendo le regole del gioco, così come accade nella vita.  SCHEDE GIOCO Le schede gioco proposte indicano le principali caratteristiche di ogni esercitazione (età, obiettivo, materiali e possibili varianti), suddivise per ambiente di svolgimento: Indoor e Outdoor. In tutte le attività, una sigla^3 (SMB, CC, ecc…), definirà l’obiettivo a livello motorio sul quale si potrà lavorare seguendo le indicazioni all’interno delle schede. Diverse attività possono avere più di un obiettivo e, dunque, avranno diverse sigle, ordinate secondo il livello di implicazione nell’attività descritta.

(^2) Piaget individua due processi psicologici che regolano il rapporto dell’individuo con la realtà esterna: l’assimilazione, attraverso cui la realtà esterna viene interiorizzata adattandola ai bisogni della persona, l’accomodamento in cui è l’individuo che adatta le sue capacità e il suo rapporto con l’esterno sulla base di ciò che la realtà gli propone. (^3) Legenda: SMB Attività per esercitare gli schemi motori e posturali di base; CC Attività per esercitare le capacità coordinative; S Attività socializzanti; EC Attività per esercitare l’espressione e la creatività;

Si sottolinea che, al fine di permettere la partecipazione alle attività dell’intero gruppo classe, si dovranno variare e adattare le proposte in funzione delle caratteristiche dei bambini che vi partecipano. E’ inoltre necessario che gli insegnanti cerchino di integrare il più possibile il bambino con diversa abilità, modificando e adattando le richieste delle proposte ludiche in maniera da offrire pari opportunità.  ADATTARE ED INTEGRARE….SEMPRE! Le Indicazioni Nazionali per il Curriculum (26 Novembre 2012) indicano che “La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio”. Nella classe, quindi, vanno riconosciute e valorizzate le diverse situazioni individuali evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza, mettendo in conto che sarà possibile incontrare qualche difficoltà nella progettazione di un intervento motorio e sarà necessario adattare le proposte in termini di spazi, attività, tempistiche perché tutti possano partecipare, stimolando anche nei bambini la necessità di un aiuto reciproco. Poiché i giochi hanno delle regole, il rispettarle favorisce nei bambini lo sviluppo del senso sociale e comunitario trasformando il gruppo classe in una micro-endorfine che favoriscono il controllo della fame, lasocietà, accompagnando in modo naturale i bambini verso il vivere sociale. Lavorare su potenzialità e bisogni speciali

  • Prevedere, in ogni lezione, momenti di attività fisica ai quali tutti possano partecipare
  • Scegliere un gioco che permetta a tutti di partecipare anche se con modalità alternative (ad esempio in un percorso a stazioni mentre tutti eseguono dei piegamenti sulle gambe, l’alunno disabile può eseguire esercizi finalizzati all’apprendimento del movimento “alzarsi– sedersi senza aiuto”), evitando di sottolineare l’impossibilità/incapacità ad eseguire l’esercizio Disabilità sensoriale
  • Le attività in coppia, come un percorso nel quale un alunno dà indicazioni e il compagno procede a occhi bendati, possono permettere l’inclusione di bambini non vedenti o ipovedenti.
  • Con bambini audiolesi si dovranno scegliere ausili che vibrano, si muovono e si illuminano. Da preferire le attività all'interno delle quali sia previsto il ricorso a forme alternative di linguaggio. Prevedere giochi di coppia senza comando verbale per tutti. TEMPISTICA DEL PROGETTO Si sviluppa in 3 mesi (Gennaio, Febbraio, Marzo) e prevede 2 incontri al mese della durata di 2 ore

RISORSE UMANE

Interni alla scuola: Insegnanti Attività motorie delle classi: 2h/sett secondo il calendario programmato. Insegnanti percorso interdisciplinare: 1h/sett secondo il calendario programmato  Esterno alla scuola: Istruttore Associazione Sportiva e Dilettantistica Fitness Line

21 ore totali suddivise come da calendario. RISORSE ECONOMICHE Per il compenso l’esperto contatterà gli uffici di segreteria. RISORSE MATERIALI Per organizzare al meglio le attività del progetto necessitano:

  • conetti/sedie
  • palle
  • cerchi
  • nastri colorati
  • materassini e tappetini
  • cerchi
  • fogli e giornali VERIFICA E VALUTAZIONE Criteri di verifica e indicatori di efficacia: Gradimento livello di soddisfazione rispetto al bisogno formativo/alle aspettative Partecipazione coinvolgimento personale e interazione nel gruppo Apprendimento modificazione significativa degli atteggiamenti/delle conoscenze/delle condotte in ingresso. Trasferimento Impiego delle acquisizioni in altre situazioni Monitoraggio E’ prevista nell’ambito del progetto una fase di monitoraggio iniziale, intermedia e finale attestante:
  • La corrispondenza del progetto formativo alle aspettative dei soggetti coinvolti.
  • L’efficacia delle metodologie applicate.
  • La funzionalità organizzativa.
  • Il livello di partecipazione.
  • Il miglioramento nelle relazioni educative-endorfine che favoriscono il controllo della fame, laprofessionali.
  • Una modifica degli atteggiamenti professionali.
  • Il livello di soddisfazione dei soggetti coinvolti. Queste fasi saranno svolte attraverso alcuni strumenti di rilevazione somministrati ad utenti, operatori e ad altre figure coinvolte nel progetto formativo. Valutazione Al termine delle esperienze di progetto (durata pluriennale) verrà predisposta una valutazione dei processi attivati e dei risultati ottenuti attraverso alcuni momenti congiunti di verifica esplicitati attraverso una relazione di sintesi finale. In particolare, le procedure di valutazione saranno finalizzate all’osservazione della coerenza tra le finalità del progetto e gli obiettivi raggiunti, confrontando gli strumenti utilizzati e le risorse impiegate.  Valutazione strutturale : coerenza del piano operativo.  Valutazione qualitativa : rilevanza dei contenuti progettuali.  Valutazione sistemica : valenza sussidiaria del progetto rispetto alla programmazione istituzionale. LEZIONE 1 ATTIVITA’ OUTDOOR  RISCALDAMENTO (30”):

Disposta la classe si procede come di seguito: Si sceglie un capo fila al quale ci rivolgeremo per modulare la velocità del gruppo, così i bambini che stanno dietro dovranno adeguarsi alla velocità dettata dal compagno che avranno davanti. Precisata una direzione da seguire, che rimarrà la stessa per tutto l’arco dell’esercitazione, e avvalendosi di punti di riferimento chiari si visualizza immediatamente il percorso. Quindi avviare il capofila verso la direzione stabilita chiedendo ai bambini di camminare sulla linea prescelta e di seguire il capofila cercando di mantenere le distanze fra compagni. Una volta avviati al passo tutti i bambini, si procede dando precisi comandi al capofila con l’obiettivo di aumentare progressivamente il ritmo del gruppo (passo lento, passo veloce, corsa lenta, corsa controllata). Un campo da pallavolo ha un perimetro di 54 m. Al terzo giro i bambini hanno percorso poco più di 150 m. Nei successivi tre giri ridurre gradualmente la velocità (corsa controllata, corsa lenta,

Inserire nel percorso gli schemi motori di base come ad esempio correre, saltare, strisciare, rotolare e le attività con la palla. Esempio di percorso motorio per bambini di 6-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la7-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la8 anni: -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la partenza, eseguire una capovolta / un rotolamento; -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la slalom tra i conetti (o tra le sedie) -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la camminata lenta attaccando il tallone di un piede alla punta di quello precedente; -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la afferro la palla e palleggio a due mani fino all’arrivo. Per i bambini di 9-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la10-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la11 anni si può complicare il tutto ad esempio: -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la capovolta avanti e indietro; -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la slalom con corsa in avanti/dietro con ginocchia alte; -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la salto a piedi uniti dentro il cerchio al centro, un piede per cerchio quando ne incontro due vicini si alterna appoggio a piedi pari e appoggio piedi alternati (seguendo i cerchi); -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la camminata su linea all’indietro facendo sempre toccare tallone e punta ogni passo; -endorfine che favoriscono il controllo della fame, la palleggio camminando, senza interrompere il palleggio inginocchiarsi e sedersi a terra gambe incrociate, poi rialzarsi e finire sempre palleggiando il percorso. Varianti: se non si dispone del materiale necessario si può inventare un percorso anche tra le sedie di scuola, passando sotto al banco, saltando un quaderno e facendo lo slalom tra le matite. La necessità e far muovere i bambini!

LEZIONE 2

ATTIVITA’ OUTDOOR

RISCALDAMENTO Ginnastica per la Mente (30”): HOOK UPS sedersi/stare in piedi e incrociare le gambe a livello delle caviglie. Distendere e incrociare le braccia, unire i palmi delle mani. Flettere le braccia e portare le mani incrociate al petto. Posizionare la lingua sul palato della bocca. Attendere e provare a percepire un cambiamento in emozioni o pensieri. Dovrebbe migliorare la capacità di concentrarsi, organizzare e rilassarsi

attraverso il rilascio di tensione. Respirare sempre profondamente. Successivamente posizionare i piedi paralleli, larghi come le anche. Portare le mani davanti alla pancia e unire i polpastrelli delle dita corrispondenti. Mantenere la lingua sul palato. Mantenere la posizione per circa 8 secondi. GIOCO 1 – PALLA BRUCIATA SMB CC S Età: 6-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la11 anni. Obiettivo: far il maggior numero di giri possibile. Materiali: 4tappetini/cerchi, 1 cerchio, 1 palla. Descrizione: due squadre giocano una contro l’altra. Su una metà della palestra (larghezza) si trova un cerchio situato a qualche metro di distanza dalla parete. Ai quattro angoli della palestra, ad una certa distanza dalla parete, sono disposti quattro tappetini (le basi). Un attaccante si trova sulla base accanto al cerchio. Lancia una palla e cerca di raggiungere il più velocemente possibile il traguardo passando sulle quattro basi. Se ce la fa, la squadra degli attaccanti ottiene un punto. I difensori devono cercare di depositare la palla, dopo essersela passata, nel cerchio situato a terra (palla bruciata). Gli attaccanti che non si trovano su una base nel momento in cui la palla viene bruciata sono eliminati e devono tornare al punto di partenza. Il giocatore è eliminato anche se la palla viene recuperata al volo. Sui tappetini, che fungono da rifugio per gli attaccanti, non possono fermarsi più di due giocatori. Dopo 10 «out» (giocatori eliminati) le squadre invertono i ruoli. Varianti: aumentare il numero di palloni (partono più giocatori alla volta).  GIOCO 2 – LA FATTORIA ACCECATA SMB S Età: 6-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la11 anni. Obiettivo: radunarsi velocemente con il proprio branco. Materiali: fogli. Descrizione: l’insegnante prepara dei foglietti con scritto sopra diversi tipi di animali (se sono 20 bambini: dividerli in 4 gruppi e preparare 4 fogli con scritto cane, 4 fogli con scritto gatto ecc… in modo che ognuno riceva un’indicazione diversa all’interno del gruppo). Distribuisce ai bambini i foglietti che indicano il nome un animale, ognuno dovrà imitare il verso e le movenze dell’animale assegnato e dovrà cercare di raggrupparsi con tutti quelli che imitano il suo stesso animale. Vince il gruppo che si raduna per primo. Varianti: una volta raggruppati, devono compiere un percorso prestabilito. LEZIONE 3

evitare che i ladri siano liberati. Quando questi ultimi sono stati fatti tutti prigionieri, si scambiano i ruoli e si ricomincia a giocare. Varianti: inserire più guardie rispetto ai ladri e viceversa. Allargare o diminuire i confini del campo da gioco. LEZIONE 4RISCALDAMENTO (30”):

Schierati e distanziati, i bambini eseguiranno gli esercizi raffigurati nelle immagini in leggero allungamento dinamico sul posto (15-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la30 sec. a esercizio/gamba)  GIOCO 1 – SVUOTA CAMPO CC SMB Età: 6-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la10 anni. Obiettivo: svuotare il proprio campo. Materiali: palloni (meglio se di spugna). Descrizione: dividere in due squadre i bambini e designare due campi adiacenti. In ognuno di essi distribuire un numero uguale di palloni. Al via dell’insegnante tutti i giocatori devono tirare nel campo avversario tutti i palloni. Al fischio finale i bambini si devono radunare velocemente in un punto prestabilito dall’insegnante in modo che non continuino a lanciare i palloni dopo lo stop. Chi ha meno palloni nel campo totalizza un punto, ma la squadra che si raduna per prima, al fischio che sancisce il termine della sfida, fa ugualmente un punto. In questo modo se una squadra ha meno palloni in campo e si raduna per prima vince, al contrario si verifica una situazione di parità. Varianti: stringere o allargare i campi. Fare quattro squadre e dividere il campo in altrettante zone  GIOCO 2 – VELOCE COME IL VENTO SMB CC Età: 6-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la Obiettivo: ogni squadra deve fare il più rapidamente possibile due giri maneggiando due pagine di giornale. Quale squadra è la più veloce? Materiali: pagine di giornale. Descrizione: piazzare la pagina di giornale sul ventre e al via partire velocissimi tenendo le mani dietro la schiena. Se la pagina cade a terra ci si siede e ci si rialza prima di riprendere la corsa. All’arrivo consegnare il giornale al compagno. Variante: Uno cammina, l’altro posiziona il giornale.

Piegare in quattro la pagina, fissarla con il corpo (sotto l’ascella ecc.) e partire come dei gemelli siamesi lavorando in coppia. Attenzione: le mani non devono toccare il giornale. Piegare il giornale, metterlo sulla linea di partenza e camminarci sopra. Poggiare la seconda pagina piegata davanti a sé e fare un passo, riprendere l’altra pagina da dietro e piazzarla davanti a sé prima di fare il prossimo passo, ecc. Quando si ha finito il compagno prende le pagine ed inizia il suo giro. LEZIONE 5RISCALDAMENTO (30”):

Posizionate un numero a piacere di coni di plastica lungo due linea parallele. Suddividete la classe in due gruppi e proponete loro una competizione amichevole! I ragazzi, posizionati in due file davanti alla linea di coni, al via dovranno fare uno slalom ad andare e tornare nel minor tempo possibile. Tornati alla fila dovranno dare il cambio al compagno successivo e così via. Cronometrate quanto tempo impiegano i ragazzi a concludere il giro e decretate il vincitore. Variante : Lo stesso esercizio può essere eseguito correndo, saltellando, a gattoni e persino strisciando!  GIOCO 1 – A TEMPO DI MUSICA SMB CC S Età: 6-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la10 anni. Obiettivo: sedersi il più velocemente possibile a terra con le gambe incrociate. Materiali: musica. Descrizione: l’insegnante mette la musica oppure batte le mani e i bambini devono correre in ordine sparso. Quando l’insegnante spegne la musica, tutti devono sedersi per terra con le gambe incrociate. L’ultimo che si siede viene eliminato (o deve fare una piccola penitenza es. dire una tabellina). Varianti: far mettere i bambini a coppie, allo stop della musica, oltre a sedersi ogni coppia ci si deve riunire.  GIOCO 2 – IL RETTANGOLO SMB CC S Età: 6-endorfine che favoriscono il controllo della fame, la11 anni. Obiettivo: prendere tutta la squadra avversaria. Materiali: 4palloni..