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Il concetto di potere nel contesto dell'educazione, in particolare il ruolo del docente come fonte di influenza e autorità. Della capacità del docente di influenzare gli studenti, le diverse forme di potere utilizzate in aula, e la relazione tra potere e libertà individuale. Una visione più ampia del potere come costruito socialmente e negoziato tra insegnante e allievi.
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Typology: Exams
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1. Un potere trasformativo ll potere non è mai stato associato all’educazione senza richiamare aree oscure e temute di problematicità. Per lungo tempo, è apparso del tutto irrealistico sia attribuire al potere connotazioni educative, sia pensare che l’educazione possa essere un’azione di potere. Accostata alla scuola, l’idea del potere è ancora più terrificante, perché ricorda inevitabilmente la figura del docente autoritario del tutto distaccato dagli alunni. si tratteggia un itinerario di ricerca finalizzato a valorizzare il potere del docente dal punto di vista della sua influenza sul processo formativo di ciascuno e di tutti gli allievi. Inizialmente il teacher power denotava le richieste accademiche o comportamentali cui gli studenti dovevano passivamente sottostare. Secondo alcuni autori: il potere è il potenziale individuale di produrre un effetto sul comportamento di un'altra persona o di un gruppo di persone. McCroskey e Richmond (1983) lo hanno poi definito come la capacità del docente di influenzare gli studenti, inducendoli a fare qualcosa che altrimenti non avrebbero fatto. Recenti studi hanno cercato di allargare la visione statica e unilaterale del potere. inteso come un’azione che i docenti esercitano sui propri studenti. In una prospettiva più ampia, il potere è infatti qualcosa che viene costruito socialmente e negoziato tra insegnante e alunno, così come tra gli alunni. Himmley (1997) ritiene che il potere sia propriamente descrivibile come una molteplicità di relazioni di forza che sono immanenti, costitutive, relazionali e dinamiche. Il potere del docente va oltre la dimensione interpersonale ed è interpretabile come causa ed effetto delle dinamiche interattive che si sviluppano nello spazio dell’aula. Secondo Manke (1997) il potere è infatti una struttura che alunni e insegnanti costruiscono nello spazio interattivo in cui vivono. ll fatto che il docente abbia potere è indiscutibile e imprescindibile: se un docente non esercitasse potere in classe, non sarebbe in grado di sostenere l’apprendimento degli studenti e conseguentemente di dare senso alla sua professionalità. Bisogna solo cercare di comprendere se questo potere ha una natura positiva o negativa. Se il potere viene utilizzato come mezzo di controllo si parla di potere negativo. IL TEACHER POWER: DEFINIZIONI O Richieste accademiche o comportamentali cui gli studenti devono sottostare. O Potenziale individuale di produrre un effetto sul comportamento di un’altra persona o di un gruppo di persone. O Abilità del docente di influenzare gli studenti, inducendoli a fare qualcosa che altrimenti non avrebbero fatto. O Molteplicità di relazioni di forza che sono immanenti, costitutive, relazionali e dinamiche, visione più sistemica del lavoro del docente che riguarda anche il contesto O Causa ed effetto delle dinamiche interattive che si sviluppano nello spazio dell’aula ( tra cooperazione e competizione) O Struttura che alunni e insegnanti costruiscono nello spazio interattivo in cui vivono, tra ció che si può e ciò che non si può fare. Il potere ha dei punti di resistenza, noi dobbiamo porci come recinti in modo tale che i ragazzi dentro questi confini lo vedano e possano oltrepassarlo. Il docente è obbligato a favorire il processo di apprendimento, il sapere passa dal maestro e l’apprendimento avviene attraverso l’immersione nell’esperienza. Tuttavia, il potere può essere utilizzato anche come uno straordinario motore di conoscenza e di cambiamento. Tale potere pedagogico possiede tre caratteristiche essenziali:
Il potere del docente è inscindibilmente connesso con la sua autorità. Il concetto di autorità, soggetto a interpretazioni ambigue, richiama una realtà presente in tutti i campi dell’esperienza umana e in ogni rapporto interpersonale.
sua voglia di vivere, di senso in grado di guidare il suo cammino esistenziale anche oltre gli anni della scuola. Si tratta di un compito difficile perché nessuno è sufficientemente competente nel mestiere di esistere, nessuno dispone di un metodo certo e affidabile