Rvf 1 presente nel canzoniere, Lecture notes of Petrochemistry

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PARTE PRIMA 1 95 Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri ond’io nudriva °! core in sul mio primo giovenile€rrorée 4 quand’era in parte altr’uom da quel ch’i’ sono, fy mene eg Es —~ Cy ae a “fi webinars ‘tl ~ e) 4 me La . Supe Caxias. LS py ~~ del yario stile in ch’io piango e ragiono, fra le vane speranze e ’] van dolore, ove sia chi per prova intenda Amore,~ 8 spero trovar pieta, non che perdono. 1S eT} Ma ben veggio or si come al popol tutto —ftavola fui gran tempo, onde sovente ii Gre medesmo meco mi vergogno; nee del mio vaneggiar vergogna é ‘|| frutto, e ‘| pentersi, e "l conoscer chiaramente 14 che quanto piace al mondo é breve sogno. aGA, A Lb pine viae LASRA. Gy NON AEDROR Sonetto, Ir (M) E «proemio e dovrebbe essere epilogo» (commento Car- ducci). Tutta una vita di sospiri e di lacrime si squaderna in questo primo frammento, dove si accampano, come in tutto il Canzoniere, emozioni contrastanti: l’amore della giovinezza (il giovenile errore, v. 3) e Vora (Ma ben veggio or, y. 9) della maturita e dell’inquieto disinganno. Lo aprono le rime arche- tipiche core : errore : dolore : amore, “umbriferi prefazi™ dei? intero contenuto del libro. Il sonetto — composto probabilmente verso il 1349-1350. quando Petrarca gia pensava al Canzoniere (nella “forma Correggio”, 1356-1358) — chiama anzitutto a raccolta ij con- Sorti del Soggetto-amante, adombrati dal vocativo attenuato del capoverso (Voi ch ‘ascoltate...). L'apostrofe & rivolta a un