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Interconnessione Cultura Italo-Americana nei Film Anni '50: Anna Magnani, Piccola Posta e , Essays (university) of The Avant Garde in Literature and Cinema

Una trama breve di due film italiani degli anni '50, 'Ieri, Oggi e Domani' e 'Piccola posta', che illustra la disparità sociale e la recezione italiana della cultura americana. sulla differenza tra la cultura di elito e quella di massa, e presenta esempi di studiosi che si sono occupati della cultura popolare. Inoltre, il documento introduce Anna Magnani e il film 'La notte' e la rubrica 'Piccola posta', che ha avuto un ruolo importante nel movimento femminista degli anni '60. Il rapporto tra la cultura italiana e americana è il filo rosso che unisce questi film, con una particolare attenzione al personaggio di Nando Moriconi e la sua tentazione di assomigliare agli stili di vita e abbigliamento americani.

What you will learn

  • Che ruolo ha la rubrica Piccola posta nel documento?
  • Come il rapporto tra la cultura italiana e americana è presente nel documento?
  • Che film italiani del periodo '50 sono trattati nel documento?
  • Come Anna Magnani è presente nel documento?
  • Che studiosi si sono occupati della cultura popolare secondo il documento?

Typology: Essays (university)

2019/2020

Uploaded on 02/13/2020

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5 DICEMBRE
Domenica d’agosto ( 1950, Emmer) :
Breve trama :
In una calda domenica estiva, lungo una spiaggia del litorale romano, si intrecciano
le storie di vari personaggi.
Regista della domenica perché —> ha saputo descrivere una delle grandi conquiste
degli italiani, ovvero il tempo libero.
Disparità sociale trattata già nei primi minuti del film.
Esodo dei romani che dalle città vanno vero i vari luoghi di mare, differenti modi in
cui si spostano. Questo differente modo di spostarsi definisce uno certo status sociale.
Significato che viene dato alla bicicletta —> fa riferimento a Fausto Coppi perché a
quell’epoca c’era una forte contaminazione tra sport e cinema.
I ragazzi del juke box ( 1958, Fulci) :
Breve trama :
Il film costituisce il pretesto per una carrellata di motivi di successo. La trama si
sviluppa attorno a figure di carattere: il 'commenda' Cesari, proprietario di una casa
di edizioni musicali melodiche, la figlia Giulia, appassionata per contro della musica
moderna degli urlatori. Cesari, per ripicca verso la figlia, fonda dei club intitolati al
cantante melodico Claudio Appio. A sua volta Giulia frequenta La fogna, un locale
frequentato da giovani rocker. Mentre il contrasto fra genitore e figlia va via via
accentuandosi, gli urlatori provocano uno scandalo che porta all'arresto del
Commendatore. Giulia può prendere così le redini dell'azienda ed iniziare a
produrre, con buoni esiti, il nuovo genere musicale. Il lieto fine è scontato: al
momento del rilascio il commendator Cesari capisce che la figlia aveva visto giusto e
decide così di appoggiare anch'egli i cantanti urlatori.
Riferimenti che hanno a che fare con la cultura statunitense, si vede il frutta di una
ricezione italiana della cultura d’oltre oceano.
Gli urlatori dei musicarelly sono una versione italianizzata dei teddy boys.
C’è uno spazio dedicato tutto ai giovani.
Appio Claudio —> riferimento a Claudio Villa in chiave parodica, egli incarnava
certi cliché di una cultura italiana. Dal 1958 Villa diventa una specie di capro
espiatorio di una generazione che si opponeva alla modernità.
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5 DICEMBRE

Domenica d’agosto ( 1950, Emmer) : Breve trama : In una calda domenica estiva, lungo una spiaggia del litorale romano, si intrecciano le storie di vari personaggi. Regista della domenica perché —> ha saputo descrivere una delle grandi conquiste degli italiani, ovvero il tempo libero. Disparità sociale trattata già nei primi minuti del film. Esodo dei romani che dalle città vanno vero i vari luoghi di mare, differenti modi in cui si spostano. Questo differente modo di spostarsi definisce uno certo status sociale. Significato che viene dato alla bicicletta —> fa riferimento a Fausto Coppi perché a quell’epoca c’era una forte contaminazione tra sport e cinema. I ragazzi del juke box ( 1958, Fulci) : Breve trama : Il film costituisce il pretesto per una carrellata di motivi di successo. La trama si sviluppa attorno a figure di carattere: il 'commenda' Cesari, proprietario di una casa di edizioni musicali melodiche, la figlia Giulia, appassionata per contro della musica moderna degli urlatori. Cesari, per ripicca verso la figlia, fonda dei club intitolati al cantante melodico Claudio Appio. A sua volta Giulia frequenta La fogna, un locale frequentato da giovani rocker. Mentre il contrasto fra genitore e figlia va via via accentuandosi, gli urlatori provocano uno scandalo che porta all'arresto del Commendatore. Giulia può prendere così le redini dell'azienda ed iniziare a produrre, con buoni esiti, il nuovo genere musicale. Il lieto fine è scontato: al momento del rilascio il commendator Cesari capisce che la figlia aveva visto giusto e decide così di appoggiare anch'egli i cantanti urlatori. Riferimenti che hanno a che fare con la cultura statunitense, si vede il frutta di una ricezione italiana della cultura d’oltre oceano. Gli urlatori dei musicarelly sono una versione italianizzata dei teddy boys. C’è uno spazio dedicato tutto ai giovani. Appio Claudio —> riferimento a Claudio Villa in chiave parodica, egli incarnava certi cliché di una cultura italiana. Dal 1958 Villa diventa una specie di capro espiatorio di una generazione che si opponeva alla modernità.

6 DICEMBRE

Difficoltà di definire il termine popolare —> popolar o Faulk Fino ad un certo punto della storia c’è sempre stata la differenza tra la cultura di elite ( comprensibile solo a certi di individui che sono scolarizzati, competenze di tipo etico o culturale ) e la cultura di massa ( popolare, elementare e collegata ad una tradizione che ha bisogno di schemi per essere compresa). Questa distinzione viene messa in crisi nel momento stesso in cui la società si modifica, si fanno meno nette le disparità sociali tra individui. La cultura di massa nasce quando la società diventa industrializzata. Non c’è mai stata una lotta tra cultura di massa e di elite. Esempi di studiosi che si sono occupati di cultura popolare :

  • Adorno e Orkeimer coniano il termine “ industria culturale” che ha un valore dispregiativo perché pretende di adeguarsi al gusto del pubblico. Il cinema è il capro espiatorio di questa loro teoria, tutti i film sono dannosi anche quelli che Ono puro entertainment sia quelli con un messaggio da decifrare. Questo perché livellano il gusto del fruitore. Asor Rosa, pasolini e Gramsci —> si sono occupati della cultura di massa dal punto di vista letterario.

- Edgar Morin —> per la prima volta mette al centro della questione della cultura di

massa, l’intellettuale. Invita agli intellettuali a mettere in gioco il proprio ruolo. Inoltre sosteneva che le società occidentali avessero una compresenza di cultura popolare e intellettuale. In più una terza cultura promossa dai mezzi di distribuzione e produzione di massa era quella della “ voce della borghesia in ascesa”.

- U. Eco —> “ apocalittici o integrati” del 1964 è una sorta di risposta al testo “

l’eclissi dell’intellettuale” di Zola. Nel testo di Eco spicca la figura di un uomo che fischietta una sinfonia di Beethoven ascoltata in radio. Questo simboleggia la contrapposizione ma anche la convergenza tra cultura di massa e cultura di elite. La critica che si potrebbe fare è quella che quest’uomo fa un’esperienza diversa da quella che andrebbe fatta per ascoltare una sinfonia. Apocalittico —> colui che critica i valori dell’industria culturale e lo fa utilizzando delle categorie pre stabilite.

espressive non comuni, le sottopone un vantaggioso contratto. Le illusioni sono ormai cadute e Maddalena fa cacciare l'intruso. Terrà la sua bambina per sé e per suo marito. Mostra se stesso attraverso i protagonisti. Il personaggio principale è Anna Magnani, co- protagonista è Walter Chiari ( ruolo strano, è uno delle figure principali degli anni ’50 ma qui esordisce in un film popolare. Suggestioni legate al cinema stesso —>

- quando la bambina è nel cortile si vede sullo sfondo uno spettacolo di varietà.

- Sequenza in cui Magnani è davanti allo specchio e si interroga sull’atto stesso

della recitazione. Discorso meta testuale che si riferisce all’atto stesso del recitare. Questioni legate al concorso e al gioco che passano attraverso il discorso della “ fortuna”. La protagonista vive attraverso sua figlia un sogno che avrebbe voluto vivere in prima persona. “ Lo sceicco Bianco”, 1952 Fellini : Breve trama : Una coppia di sposini, Ivan e Wanda, arriva a Roma in viaggio di nozze. Mentre Ivan si vuole dedicare a parenti e chiesa, Wanda vuole conoscere il suo eroe, un personaggio di fotoromanzi chiamato lo Sceicco bianco. In questo caso il cinema non presenta se stesso, ma la realtà dell’editoria e dei fotoromanzi. Continuo dialogo tra il linguaggio cinematografico e quello del fotoromanzo. L’idea dell’ambiente del fotoromanzo è negativo poiché i personaggi vengono ritratti nelle loro pose normali.

12 dicembre

“ Siamo donne”: Breve trama : “Siamo donne” è un film collettivo italiano del 1953. Il film è diviso in cinque parti: la prima è un prologo, mentre le successive quattro raccontano particolari episodi della vita di quattro attrici famose, Alida Valli, Ingrid Bergman, Isa Miranda e Anna Magnani, viste come donne comuni piuttosto che come star del cinema. Zavattini ( soggetto e sceneggiatore) —> Era interessato ai concorsi di bellezza. Egli bandisce questo concorso per giovani aspiranti e lo pubblicizza sui rotocalchi. L’idea è quella di creare un film a episodi in cui delle dive riconosciute da tutti verranno accompagnate da un altro episodio in cui ci sarà le figure di due attrici emergenti. Voleva che il focus fosse la figura del divo nascente e nel caso della Magnani l’aspetto interessante è che divo e personaggio coincidono, perfetta sovrapposizione tra queste due figure.

- Episodio legato ad Anna Magnani ——> si situa a cavallo tra documentario e film

di finzione. È girato da Visconti. La vita privata mantiene una continuità con la finzione dello spettacolo. La diva non viene riconosciuta fino in fondo, dovremo aspettare Pasoli per avere una perfetta incarnazione della Magnani con Roma. Si fa riferimento al cane e alla sua indole iraconda.

  • Parallelo con “^ Bellissima” —> c’è una continua costruzione di palcoscenici, presenza dello specchio. “ La fortuna di esser donna”, Blasetti 1956 : Breve trama : Antonietta, bella ragazza di famiglia modesta, scopre la propria effigie sulla copertina di una rivista: la posa in cui il fotografo, a sua insaputa, l'ha ripresa, è alquanto spregiudicata. Il suo fidanzato vorrebbe far causa al fotografo; ma costui le racconta di aver lanciato, per mezzo delle fotografie, molte ragazze, che son divenute indossatrici e dive del cinematografo. Antonietta si lascia convincere dalla spregiudicata eloquenza del giovane Corrado, si fa fare una serie di fotografie in costume da bagno e poi passa una notte con lui.

13 DICEMBRE

“ Piccola posta “1955 : Breve trama : La rubrica piccola posta, del settimanale "Adamo ed Eva" è affidata alle cure di una collaboratrice, che si nasconde sotto lo pseudonimo di Lady Eva. A lei si rivolgono le giovanette, che vogliono fare del cinema, le donne sposate, che le confidano le proprie preoccupazioni, e perfino una vecchia ottantenne, ancor piena di velleità sentimentali e d'illusioni. Una donna sposata, moglie di un metropolitano, per mettere in pratica i consigli di Lady Eva, telefona al marito mentre questi è intento a dirigere il traffico, poi invita a casa il superiore, creando una serie di equivoci. Isabella, l'aspirante diva, per richiamare l'attenzione sul suo nome, compie un tentativo di suicidio e finisce con l'essere ospitata da Lady Eva, cui porta via l'uomo amato. Donna Virginia, ricca signora ottantenne, viene presa di mira da un imbroglione, un pseudoconte, che ha fondato una "Casa del sorriso" col proposito di trarre partito dalle illusioni, dalle velleità, dalle manie delle vecchie signore sole. Dopo aver indotto Donna Virginia a far testamento in suo favore, nominandolo erede universale, il falso conte cerca con vari stratagemmi di suscitare nell'animo della vecchia signora delle emozioni, ch'egli si augura possano riuscirle fatali; ma Donna Virginia sembra invece avviata verso una nuova giovinezza e le trovate del mariolo si ritorcono a suo danno. Donna Virginia non si mostra peraltro insensibile alle richieste di Lady Eva, che per conquistare il suo uomo, un veterinario, apre una casa di bellezza per animali. In seguito alla fuga di certi cani, i vari personaggi si trovano riuniti al Commissariato di pubblica sicurezza. Venute alla luce le mariolerie del falso conte, questi viene accusato di truffe continuate ed arrestato; ma Lady Eva potrà continuare a redigere la sua rubrica, dispensatrice di gioia e di felicità a milioni di lettrici. Si sofferma sull’avvento del nuovo mezzo televisivo che attirerà i personaggi femminili, e non solo, che vogliono mettersi in mostra. La “piccola posta” era una rubrica presente in quasi tutti i rotocalchi dell’epoca, si radica nella vita delle donne italiane di una certa estrazione sociale. Questa rubrica mirava a ridurre la lontananza tra le lettrici e il mondo del rotocalco rosa. Nel film possiamo notare che anche l’uomo diventa destinatario di questa piccola posta, ma si tratta più che altro di un espediente narrativo perché nella realtà era destinata alle donne.

L’idea che si attua in questi anni è quella di entrare nel privato delle lettrici di questi prodotti. Questa attività fu un’operazione che venne adottata sia dai rotocalchi generalisti che da quelli di partito. La “piccola posta” si rivela utile perché in qualche modo permette di tastare il polso della condizione femminile delle italiane dell’epoca, questo perché leggendo le lettere mandate dalle lettrici ai rotocalchi rosa ci si rendeva conto di quali fossero le preoccupazioni delle italiane dell’epoca. L’utilità della piccola posta venne colta a fine anni ’50 da Gabriella Parca, uno dei personaggi importante per il movimento femminista anni ’60. Nel suo libro del ’58, grazie a Zavattini, vengono raccolte molte lettere inviate ai vari rotocalchi degli anni ’50. Questa operazione è interessante perché si leggono tutte le preoccupazioni legate alla vita sessuale, ai rapporti con i mariti o al nucleo famigliare. Da questa sorta di inchiesta scaturirà poi un film diretto da diversi registi “ Le italiane e l’amore” del 1961. Performance attoriale di Sordi—> esalta il concetto di finzione, ad un certo punto tenta di parlare in inglese riprendendo un personaggio di un episodio di “ Accade al commissariato ”, personaggio che poi venne ripreso in “ un americano a Roma” ——

il personaggio in questione è Nando Morriconi. Dinamiche ipertestuale che hanno a che fare con il popolare in senso lato. Il divo televisivo unisce le questioni legate al divismo hollywoodiano ( divo come essere soprannaturale ) alla concezione ossimorica della quotidianità. Il divo televisivo è un divo alla portata di tutti che entra nella vita delle persone e influisce sulle vite stesse. 19 DICEMBRE Il filo rosso che unisce questi film sopra citati è il rapporto tra la cultura italiana e quella americana :

- Quando inizia questo rapporto —> Seconda Guerra Mondiale, in particolare

l’incontro tra italiani e americani alleati. La prima questione è che gli italiani non sono passivi in questa dinamica di incontro con una cultura diversa dalla propria. Innanzitutto l’arrivo degli alleati non ha portato unicamente oggetti, mode e modi di vivere positivi. È sufficiente pensare agli avvenimenti di Tombolo —> vicenda che riassume il rapporto tra cultura italiana e Americana. In seguito alla fine della Seconda guerra mondiale, gli alleati si stabiliscono i diversi posti della penisola e

concetto di mercato e di Europa ( nel ’57 con i trattati di roma nasce la CEE, comunità economica europea). “ Urlatori alla sbarra”, 1960 Fulci : Breve trama : Un gruppo di giovani appassionati della canzone urlata vorrebbero allestire uno spettacolo interamente dedicato al nuovo repertorio. I giovani non riescono a raccogliere il denaro necessario; e cercano allora di valersi della TV, aiutati dal senatore Bucci, suocero del prof. Gammarelli, direttore generale della TV, ed ancor più" da Giulia, figlia di quest'ultimo, la quale è innamorata di Joe, il capo degli urlatori. Malgrado l'opposizione di Gammarelli e di un deputato, innamorato di Giulia, gli urlatori ottengono alla fine di partecipare ad un grande spettacolo organizzato per loro dalla TV. Anche il direttore generale si converte alla nuova moda e dà il proprio consenso al fidanzamento della figlia con Joe. La sequenza iniziale è ricca degli elementi legati all’americanizzazione. Personaggi che richiamano l’abbigliamento degli attori americani. Questo film risponde alla paura che la Dc esprimeva in merito all’americanizzazione e lo fa inserendo confronti/scontri tra la cultura americana e italiana ( elementi come la musica, i personaggi musicali italiani e non, una ragazza che accende un cero per Neal Armstrong, la foto di Nilla Pizzi campeggia all’interno del bagno —> questo ci suggerisce che il rapporto degli urlatori nei confronti della tradizione italiana è di contestazione.) Tutto il film ruota intorno allo scontro tra tradizione italiana e nuova generazione e cultura americana. Riproposizione dei cliché di questa gioventù bruciata. Peplum : L'antichità greco-romana aveva affascinato fin dagli albori del cinema i produttori e tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta il massiccio investimento di capitali statunitensi per ricostruire la storia di quel periodo nella rinata Cinecittà stimolò la fantasia dei registi e dei produttori italiani. A fronte delle miliardarie produzioni americane, si misero così in cantiere produzioni nazionali con un impegno economico di gran lunga minore, ma capaci con l'inventiva di colmare il divario di mezzi a disposizione. Le componenti furono una forte dose di ironia, una buona capacità di giocare con trucchi ed effetti speciali per centuplicare i mezzi a disposizione, la presenza di uno o più culturisti provenienti dalle palestre e dotati di muscolature espanse all'inverosimile, storie fantastiche piene di ritmo e di colpi di scena. Si creò in questo modo una vera e propria nuova estetica del cinema

mitologico; un'estetica costruita sul concetto di iperbole in senso letterale (le avventure erano mirabolanti ed eccessive fin dalla scelta dei titoli), ma anche in termini produttivi (i muscoli dei protagonisti erano gonfiati, le pettinature delle attrici cotonate, le scenografie utilizzavano per la prima volta il polistirolo espanso, la fotografia impiegava ogni trucco per far sembrare più fastose le scenografie e più numerose le comparse). Tale estetica, che conquistò a sorpresa il mercato cinematografico americano, non venne presa in considerazione dalla critica italiana, mentre suscitò l'attenzione della giovane critica francese: i "Cahiers du cinéma" dedicarono un numero speciale al cinema mitologico italiano per il quale coniarono la definizione péplum (dal termine che indica il corto vestito dei personaggi maschili), che diventò il modo internazionale per indicare il cinema storico-mitologico di quegli anni.Ulisse realizzato nel 1954 fu il primo tentativo di unire l'estetica americana del kolossal con la grande tradizione italiana: la regia venne affidata a Mario Camerini, già autore di alcuni Maciste del periodo muto. Il film si basava sulla presenza del divo americano Kirk Douglas e ottenne un grande successo. Il buon risultato commerciale di Ulisse spinse ancor di più i produttori statunitensi a prendere in considerazione la possibilità di girare a Cinecittà i film storico-avventurosi: le comparse costavano molto meno, vi erano ottimi tecnici a disposizione, le spese generali e le tariffe sindacali erano più basse di quelle vigenti negli studios hollywoodiani. Nacque così la 'Hollywood sul Tevere', che avrebbe fornito infinito materiale alle cronache mondane dell'Italia in corso di trasformazione da paese contadino a paese industriale e metropolitano: “ Un americano a roma”, Steno 1954 : Breve trama : Nando Moriconi tenta disperatamente e in modo maldestro di assomigliare il più possibile ad un americano, imitando quello che crede lo stile di vita, l'abbigliamento e l'alimentazione statunitensi. La sua follia prosegue al punto di spingerlo a salire sul Colosseo minacciando di uccidersi se qualcuno non l'aiuta a partire per la Terra Promessa d’oltreoceano. Personaggio: Il personaggio Nando nasce in un film precedente, ovvero “ un giorno in pretura”. È un personaggio-parodia di tutto ciò che rappresenta una mania verso ciò che è americano. Riletto adesso diventa uno stereotipo dell’italianità per eccellenza ( es. maccheroni, tavola imbandita) Personaggio di Nando come un fan —> il fandom nasce proprio in questi anni e accompagna l’intero film. Nasce con la ricezione dei filoni divistici hollywoodiani. E

Lungo Flashback —> immersi nel genere war movie. 1° vero contatto di Nando con gli americani. Riferimenti meta-cinematografici :

- Quella che doveva essere un’operazione eroica per la patria diventa un’altra

esibizione ——> parodia di “ the jazz Singer” di Al Johnson.

- Sequenza tetti —> riferimento al “ selvaggio” di M.Brando

- Sequenza sulla strada —> Nando in sella alla motocicletta insieme alla sua

fidanzata riferimento a “ i vitelloni” e “ il vigile”.

- Si cita in generale cos’era i cinema italiano dell’epoca : la televisione che riflette il

cinema e viceversa. In questa sequenza vediamo Fred Buonanotte ( riferimento a Mike Bongiorno) intervista in casa una coppia che ricorda la coppia Bergman e Rossellini. La loro relazione aveva sconvolto gli italiani perché il regista aveva tradito la Magnani.

- Riferimento a Billy Wilder

Trasmissione all’aperto sui tetti contrapposti alla rappresentazione dello studio televisivo al chiuso. I primi anni della Rai hanno a che vedere con la stagione televisiva statunitense: la televisione italiana darà una sua personale visone dell’America Way of television sia attraverso i volti della televisione sia attraverso la scelta di determinati show televisivi.