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Fonetica e Fonologia della Lingua Tedesca: Un'Introduzione, Schemes and Mind Maps of German Language

Una panoramica completa della fonetica e della fonologia della lingua tedesca, esplorando i concetti chiave come i fonemi, la morfologia, la sintassi e la semantica. In dettaglio i suoni linguistici, la struttura delle parole, la formazione delle frasi e le funzioni semantiche, offrendo una solida base per la comprensione della lingua tedesca.

Typology: Schemes and Mind Maps

2017/2018

Uploaded on 11/16/2024

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Linguistica Tedesca Di Meola
Linguistica come disciplina scientifica
>Mira al conoscenza sistematica della struttura e del funzionamento di una lingua.
-Ha intento descrittivo e non prescrittivo. Per questo non si può determinare la corretta forma
di una lingua, ne se la sua evoluzione sia considerabile un decadimento. Inoltre non propone una
suddivisione gerarchica delle lingue: la differenza tra dialetti, patois e lingue nazionali consiste non
nella loro “complessità” bensì nel loro grado di codificazione e di diffusione.
Branche della Linguistica Tedesca
Fonetica Analisi dei suoni delle loro articolazioni e caratteristiche acustiche. Studio dei rapporti e
interazioni tra suoni nel contesto reale di una lingua. Suoni sono rappresentati da fonemi: unità
minime utili a differenziare parole (es. Ball, Fall)
Morfologia Studio delle strutture morfologiche, ovvero degli elementi che formano una parola (ad
es. Bierglas,) . Unità minima è il morfema che può avere significato proprio/pieno (Freund, Eigen)
oppure astratto-grammaticale (-schaft, -tum).
Sintassi Studio delle strutture sintattiche, che può riguardare sintagmi (ein Langweilig Film) o frasi
(Ich habe ein Langweilig Film gesehen).
Semantica Studio del significato di parole e frasi. Significato si riferisce al concetto generale che tale
parola richiama, non il suo referente (oggetto specificato in una frase).
Pragmatica Studia il rapporto tra le espressioni della lingua e le loro situazioni d’uso, ovvero come il
campo teorico di una lingua si deforma nel suo utilizzo pratico. Comporta l’analisi degli atti linguistici:
gli effetti pratici che comporta un’espressione linguistica.
Linguistica Testuale Studio delle relazioni formali e semantiche all’interno di un testo (un insieme
complesso di periodi legati coerentemente tra loro).
Sociolinguistica Studia i rapporti tra lingua e comunità, le variazioni che la lingua subisce in base
al soggetto parlante, all’ambito/argomento della conversazione, e al canale comunicativo usato.
Linguistica Diacronica Studia i mutamenti di una lingua tracciandone la sua storia fonologica,
morfologica, sintattica e semantica, cercando di stabilire le cause di tali mutamenti.
Fonetica, Fonologia e Grafia
Gli organi fonatori mobili permettono la produzione di un’ampia
gamma di foni. Gli unici fissi sono i denti, l’alveolo (parte retrostante i
denti superiori) e il palato duro.
Le parti mobili:
-Laringe : Formata da corde vocali e glottide (spazio tra le corde
vocali). Produce suoni sordi se le corde sono aperte e suoni sonori se
sono accostate.
-L’ugola : Articola i tipi di “r”
-Velo : Parte molle del palato. Quando si abbassa produce
suoni nasali.
-Lingua : Costituita da punta, dorso e radice.
- Labbra : Produzione di suoni esplosivi o sordi
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Linguistica Tedesca – Di Meola

Linguistica come disciplina scientifica

Mira al conoscenza sistematica della struttura e del funzionamento di una lingua.

  • Ha intento descrittivo e non prescrittivo. Per questo non si può determinare la corretta forma di una lingua, ne se la sua evoluzione sia considerabile un decadimento. Inoltre non propone una suddivisione gerarchica delle lingue: la differenza tra dialetti, patois e lingue nazionali consiste non nella loro “complessità” bensì nel loro grado di codificazione e di diffusione. Branche della Linguistica Tedesca Fonetica →Analisi dei suoni delle loro articolazioni e caratteristiche acustiche. Studio dei rapporti e interazioni tra suoni nel contesto reale di una lingua. Suoni sono rappresentati da fonemi : unità minime utili a differenziare parole (es. Ball, Fall) Morfologia → Studio delle strutture morfologiche, ovvero degli elementi che formano una parola ( ad es_. Bierglas,)_. Unità minima è il morfema che può avere significato proprio/pieno ( Freund, Eigen) oppure astratto-grammaticale ( - schaft, - tum ). Sintassi →Studio delle strutture sintattiche , che può riguardare sintagmi ( ein Langweilig Film) o frasi ( Ich habe ein Langweilig Film gesehen). Semantica →Studio del significato di parole e frasi. Significato si riferisce al concetto generale che tale parola richiama , non il suo referente (oggetto specificato in una frase). Pragmatica →Studia il rapporto tra le espressioni della lingua e le loro situazioni d’uso , ovvero come il campo teorico di una lingua si deforma nel suo utilizzo pratico. Comporta l’analisi degli atti linguistici : gli effetti pratici che comporta un’ espressione linguistica. Linguistica Testuale →Studio delle relazioni formali e semantiche all’interno di un testo (un insieme complesso di periodi legati coerentemente tra loro). Sociolinguistica →Studia i rapporti tra lingua e comunità , le variazioni che la lingua subisce in base al soggetto parlante, all’ ambito/argomento della conversazione, e al canale comunicativo usato. Linguistica Diacronica →Studia i mutamenti di una lingua tracciandone la sua storia fonologica, morfologica, sintattica e semantica, cercando di stabilire le cause di tali mutamenti.

Fonetica, Fonologia e Grafia

Gli organi fonatori mobili permettono la produzione di un’ampia gamma di foni. Gli unici fissi sono i denti, l’alveolo ( parte retrostante i denti superiori) e il palato duro. Le parti mobili:

  • Laringe : Formata da corde vocali e glottide (spazio tra le corde vocali). Produce suoni sordi se le corde sono aperte e suoni sonori se sono accostate.
  • L’ugola : Articola i tipi di “ _r”
  • Velo_ : Parte molle del palato. Quando si abbassa produce suoni nasali.
  • Lingua : Costituita da punta, dorso e radice.
  • Labbra : Produzione di suoni esplosivi o sordi

Suoni Linguistici Vocali : Corde vocali aperte, aria espirata non incontra ostacoli. Consonanti : Possono essere sordi o sonori , dove l’aria può essere bloccata totalmente ( occlusive sorde) , parzialmente (fricative) o ad intervalli (“r”) Semivocali : Simili a Vocali tranne per durata che risulta minore. Vocale + Semivoc. = Dittongo che si suddivide in ascendente se Voc. Segue Semivoc. O discendente se Voc. Precede Semivoc. Trascrizione Sonora Ogni fono possiede uno o più grafemi s seconda che siano sonori, sordi, brevi o lunghi. Ogni lingua è rappresentata attraverso L’IPA (l’alfabeto fonetico internazionale), basata sul rapporto biunivoco tra suono e segno (ogni suono ha un solo segno). Le Vocali Italiane e Tedesche Il Trapezio vocalico: Italiano Tedesco Le Consonanti in Italiano e Tedesco

Sono distinte in base al modo e al luogo di articolazione, e se presenti o meno sonorità

  • Suoni Occlusivi : Canale fonatorio occluso totalmente produce suoni esplosivi (p,t,d)
  • Suoni Fricativi: Organi fonatori si avvicinano costituendo uno stretto passaggio dell’aria. Il suono è causato dalla frizione. Le Fricative si distinguono in labio-dentali ( f), sonore (v), dentali e alveopalatali ( s- cena)
  • Suoni Affricati : Occlusione totale con rilascio graduale (non improvviso) dell’aria. Si distinguono il momento occlusivo e quello fricativo. Si distinguono in dentali ( stra z io) o alveopalatali (i n sidia)
  • Suoni Nasali : Velo abbassato, aria passa per cavità nasale, mentre quella orale è occlusa.
  • Suoni Laterali : Ostruzione centrale della cavità orale, produzione suoni alveolari (es. li)
  • Suoni Vibranti : Occlusione Intermittente di lingua o uvula (es. r) I Fonemi in Tedesco Fonetica: studia i processi di articolazione e percezione dei suoni ≠ Fonologia: studia i rapporti tra i suoni in un determinato sistema linguistico La fonetica acustica differenzia i fonemi in base a:
  • Frequenza (in Hertz) dunque _tono
  • Intensità_ : Volume
  • Durata : Brevi / Lunghi
  • P. Grammaticale: Maiuscole per indicare i Sostantivi
  • P. Estetico: per evitare ripetizioni o trascrizioni complicate Dal 1880 dopo l’unificazione Tedesca, incomincia con il dizionario di Konrad Duden, la sua codificazione. Nel 1998 la riforma approvata ha apportato una semplificazione della grafia. Ad es ora la β si utilizza solo dopo vocale lunga o dittongo, mentre in caso di vocale breve “ss”.

Morfologia

Studia la struttura interna delle parole. La definizione di parola e varia e molteplice, si tende ad indentificarla sulla base di quattro criteri

  1. Identità Acustica : Accento e struttura fonetica
  2. Autonomia semantico-funzionale : elemento autonomo, con proprio significato e funzione grammaticale
  3. Stabilità Morfologica :Nelle sue forme è sempre riconoscibile una radice (o struttura fondamentale
  4. Mobilità Sintattica : E’ un’unità minima che può sostituire/essere sostituita o spostata Si parla di Parola Concreta →Parola in relazione ad un determinato testo Parola Astratta (o Lessema) →Unità come parte di un sistema linguistico Classificazione Vengono suddivise in classi grammaticali o parti del discorso : verbo, sostantivo, aggettivo, avverbio, articolo pronome, preposizione, congiunzione e particella. Vengono classificati in base a:
  • Criterio Morfologico : 1. Classi Variabili 2. Classi Invariabili (avv., prep., part., a. coniugabili se verbi cong.) b. declinabili se nomi, agg., pron., art. - Criterio Numerico : 1. Classi aperte , facile 2. Classi chiuse (art. pron., prep. Cong. aggiunta di neologismi part.) ( v. nom., agg., avv ) - Criterio Semantico : 1. Classi lessicali 2. Classi funzionali sign. “pieno” o proprio sing. Grammaticale- relazionale (art. - >caratteristiche-> nome / pron. - > sostituzione/ prep. - > in relazione - >due nomi/ cong. - > in relazione - > due frasi/ part. - > in relazione - > contenuto frase e atteggiamento del parlante) Elementi di un Morfema

E’ una sequenza ininterrotta di fonemi , e rappresentano le unità minime che compongono la parola Un morfema è tale se è presente in parole diverso (ri-ciclare, ri-maneggiare…)

Morfemi Lessicali : hanno significato proprio (es. Sommer-kleid) Morfemi Grammaticali : hanno sign. Astratto (es. – ung in Bild- ung ) Morfemi Liberi : sono una parola con significato a sé stante Morfemi Legati : sono una parte di parola autonoma Spesso M. Lessicali sono Liberi e Legati sono Grammaticali. Allomorfi : sono M. che presentano diverse realizzazioni fonetiche (land-länd…) Radice, Base e Suffissi

Radice →Parte principale della parola, è irriducibile e spesso combacia con la base. E’ di norma un morfema libero. Esistono parole formate da più radici (Sommer-kleid). Base →E’ il nucleuo di più parole, appartenenti a diverse parti del discorso Affissi →Morfemi Grammaticali utili alla formazione delle parole. Hanno un significato astratto ( un- e in- significato di negazione, anti- opposizione, vor- anteriorità temporale, - er può indicare chi compie l’azione ( Fahrer – conducente)

  • Prefissi : precedono la base
  • Suffissi : seguono la base
  • Circonfissi : precedono e seguono la base La Flessione E’ un procedimento generalizzato e regolare per la formazione di parole. La regolarità nella flessione si riscontra principalmente nei neologismi. Tuttavia la formazione delle parole è di carattere facoltativo , non è possibile stabilire a priori la flessione , serve contestualizzarla. La flessione nominale Per Genere: determinato dalla struttura (1) morfologica della parola :
  • Sono maschili ( - ling, - ant, - iker, - ismus, - ich )
  • Sono femminili (- ei, - in, - keit, - schaft, - ung, - ität )
  • Sono neutre (- chen, - lein, - tum, - ing ) (2) Fonologia
  • Sono maschili monosillabi [∫]+cons
  • Sono femminili i monosillabi che finiscono in fricativa “f”, “ç”, “x” più – t, - ur, - e, - ett (3) Semantica Se è animale è determinante il genere naturale del referente. Eppure vi sono casi di conflitto ( Das Mädchen dove genus nat. ≠genus gramm.) oppure di genere oscillante ( das/die Liter ), in casi in cui il sostantivo cambia significato in base all’articolo ( der Verdienst “guadagno”- das Verefienst “merito” (4) Numero
  • Struttura morfologica del singolare porta allo studio del plurale plurali in – (e)n : sostantivi terminanti in (-ei, - in, - heit, - keit, - schaft, - ung,) plurali in – e : - ig, - ich, - ling, - nis, Sos. Neutri e masch. Terminanti in – er No Pl. plurali in – er : - tum Sos. Fem. – er, - el, plurale con - n plurali senza suff. : ler, - en, - chen, Monosill. Masch. - >–e La declinazione dei suffissi ne prevede una forte, debole e mista. La flessione Verbale Comprende le categorie verbali di persona, numero, tempo / modo e diatesi Si divide in forme semplici suffissi (preterito) indicativo, (preterito) congiuntivo, infinito presente e participio forme complesse (o perifrastiche) : - ausiliare + forma non finita Si distingue in coniugazione debole (regolare) e forte (irregolare) Metafonia, Apofonia e “morfema zero” La flessione può implicare la modifica della radice in due casi:
  • Metafonia o Umlaut
  • Apofonia o Ablaut variazioni vocaliche all’interno dello stesso paradigma (es. binden – band – gebunden – legare )

grammaticalità (di correttezza) ne attestano la solidità e l’autonomia. Sebbene la grammaticalità di un ordine lineare non è universale (es. Io ho il cane portato a spasso…DE->IT) I tipi di frase Si distinguono in base alla posizione e al modo Dichiarativa : verbo finito (indicativo o congiuntivo) Interrogativa : verbo indicativo o congiuntivo II /

  • Interrogativa Parziale : introdotta da pron./avv. Interrogativo, e presenta il verbo al secondo posto.
  • Interrogativa Totale : Verbo al primo posto, senza pronomi o avv. Int. Imperative : Verbo al primo posto Ottative : Verbo al primo posto al congiuntivo II Il Costituente Unità compresa tra la parola e la frase con un certo grado di autonomia. Per individuarli èè possibile eseguire dei test di permutazione, sostituzione e coordinazione.
  • Permutazione : Si modifica l’ordine delle parole all’interno di una frase, se il risultato è una frase grammaticale, ne sono stati distinti i componenti
  • Sostituzione : Sostituzione di una parte della frase con un’altra parte del discorso ( il sostantivo con un pronome… ). Oppure sostituzione zero o cancellazione , permette di vedere se la frase è riducibile ad un elemento minimo invariabile, ovvero il costituente. (es. Er spielt [mit dem Ball, mit seine Freund[
  • Coordinazione : Se due elementi si lasciano coordinare (relazionare attraverso una congiunzione coordinante ) significa che sono due unità, due costituenti (es. Io e Te) Tuttavia una sequenza può dirsi costituente solo quando supera un certo numero di test. Tipi di Sintagma Ogni costituente in base alla classe di parole cui appartiene forma uno specifico sintagma.
  • Sintagma Verbale : el. Principale verbo ( hat geschafen )
  • Nominale : el. “ nome/pronome ( eine schöne Frau )
  • “ Aggettivale : el. “ _aggettivo (sehr schön)
  • “ Avverbiale_ : el. “ avverbio (sehr oft) -Preposizionale : el. “ preposizione (auf Tischen) L’elemento principale del sintagma detto testa è:
  1. Elemento necessario e irriducibile
  2. Può sostituire l’intero sintagma
  3. Elemento dal quale dipendono altri elementi del sintagma Il resto del sintagma è detto complemento ed è l’elemento che precisa la testa. Regole di Formazione della Frase
  4. Deve essere sempre esplicitato il soggetto (S(intagma) N(ominiale) o S(intagma)V(erbale))
  • 1.1 : Oltre al SV e sempre presente un SN (es. /Er /schaft/)

Posizione delle Parole Nel Sintagma Nominale: T(esta) →C(omplemento) Nel S Agg. : CT, mentre in caso di funzione predicativa è possibile anche TC Nel S Avv. : Sempre CT Nel S P(reposizionale) : TC Nel SV : Se nella principale TC, se in secondaria CT Ordine della Parole nella frase Vorfeld : Contiene 1 solo costituente (il primo costituente può consistere anche in una frase secondaria. Le congiunzioni coordinanti sono preposte al Vorfeld, alla posizione detta Auβenfeld. Mittelfeld : N° imprecisato di costituenti, che seguono l’ordine: Sogg. + Ogg. (akkusativ) +Ogg. (Dativ).

- Inoltre l’elemento conosciuto precede quello sconosciuto.

  • Un SN definito precedo uno indefinito ( prima das Buch poi ein Buch
  • Un SN pronominale precedo uno non pronominale
  • Sogg. Precede Ogg. E Ogg indiretto precede quello diretto.
  • Un SN con referente animato precede uno con ref. Inanimato Nachfeld : Costruzioni di frasi secondarie o termini di paragone Le Funzioni Semantiche Agente →Chi compie un’azione Paziente →Chi subisce l’azione Beneficiario →Entità che riceve qqsa Strumento →Usato per compiere una determinata azione Possessore →Chi ha una determinata caratteristica o il possesso di qqsa Esperiente →Chi prova o percepisce emotivamente qqsa Origine →Punto d’inizio di un movimento astratto o concreto Meta →Punto d’arrivo di un movimento concreto Funzioni Sintattiche Soggetto : Ruolo →Agente / Compare al nominativo Oggetto Diretto : Ruolo →Paziente / Compare all’ accusativo Oggetto Indiretto : Ruolo →Beneficiario / Compare al dativo o genitivo
  • Alcuni verbi reggono sia Ogg. Diretto sia Ogg. Indiretto (ovvero sia accusativo che dativo) Oggetto Preposizionale : Preposizione fissata idiomaticamente al verbo e presente nel sintagma

nominale ( Ich denke an meinen Buch).

Predicato : Esprime il possesso o l’azione del soggetto. Può essere semplice o complesso. Complemento Predicativo : Riferisce proprietà dell’Ogg. O del Sogg. I verbi che rendono queste proprietà si distinguono in

  • Copulativi : Collegano sogg. Ad un nome ( sind, werden, bleiben… )
  • Estimativi : Esprimono un giudizio ( _finden)
  • Appellativi :_ Esprimono un processo di denominazione ( nennen )